Opposizione alle dimissioni

Talvolta accade che il paziente psichiatrico venga dimesso pur non essendo compensato; infatti, spesso, il paziente in acuzie viene pesantemente sedato e rimandato a casa senza alcun altro tipo di intervento.

Ricordiamo che, sotto il profilo giuridico accettare le dimissioni da ospedali e da case di cura private convenzionate di una persona cronica non autosufficiente incapace di programmare il proprio futuro, significa sottrarre volontariamente il paziente dalle competenze del servizio sanitario nazionale e assumere tutte le relative responsabilità, comprese quelle penali, nonché gli oneri economici conseguenti alle cure che devono essere fornite al malato.

Nei casi in cui le dimissioni del paziente possono evidentemente comportare danni al paziente stesso o ai suoi famigliari, è possibile opporsi alle dimissioni.

Per fare questo è necessario inviare, dopo averla debitamente compilata, una lettera il cui fax simile potete scaricare da qui (il testo è stato ampiamente tratto da http://www.fondazionepromozionesociale.it/ che ringraziamo.
Per praticità è stato inserito sia il documento in formato .pdf, sia il documento in formato Word, così da poterlo compilare più agevolmente.

Nei casi di assoluta urgenza è opportuno inviare il seguente telegramma al Direttore sanitario della struttura (ospedale o casa di cura privata convenzionata) in cui il malato è ricoverato: «SEGNALO MIA ASSOLUTA IMPOSSIBILITÀ ACCETTARE DIMISSIONI DI (cognome e nome) GRAVEMENTE MALATO E NON AUTOSUFFICIENTE E (se del caso) NON SEMPRE CAPACE DI PROGRAMMARE IL PROPRIO FUTURO. SEGUE LETTERA».

Vi ricordiamo che è possibile inviare i telegrammi anche telefonicamente:

Per maggiori informazioni cliccare qui.