Ambulatorio Psichiatrico di Lissone: una lunga storia di cui non si vede la fine

L’Associazione di Promozione Sociale Giulia e Matteo, conformemente  al suo scopo statutario di aiuto alle famiglie con congiunti affetti da disturbi psichici, ha appoggiato, fin dalla sua fondazione avvenuta in febbraio 2016, l’azione di molti cittadini lissonesi che si battevano per la riapertura dell’ambulatorio psichiatrico.

L’ambulatorio è stato chiuso “provvisoriamente” (!) nel 2010 e non è più stato riaperto, il che provoca pesanti disagi agli utenti che sono costretti a peregrinare tra Carate e Besana Brianza: tutto questo è ironicamente riportato nella “Letterina a Babbo Natale” che l’Associazione ha inviato a Dicembre 2017 alle Amministrazioni Locali, alle ASST all’ATS di Monza e Brianza e ad alcune redazioni di giornali locali (per rileggere la Letterina - quanto mai attuale, visto il periodo natalizio che si appropinqua e visto che, da allora, nulla è cambiato - Cliccare qui).

L’azione della nostra Associazione, ben lungi dall'essere improntata ad uno sterile campanilismo, è mossa dalla constatazione che molti dei circa 450 -750 se si considerano anche i comuni limitrofi- 
ammalati psichici di Lissone stanno di fatto abbandonando le cure a causa delle difficoltà che incontrano per raggiungere Carate e/o Besana Brianza: autobus fino a Monza, cambio ed autobus fino a Carate.
La situazione è evidentemente critica e fonte di possibili gravi problemi sia per il malato, sia per la famiglia, sia per la cittadinanza.

In questi anni l’Associazione Giulia e Matteo ha fatto pressione (sia tramite lettere, sia con l’impegno personale dei soci) alle Aziende Ospedaliere, agli Amministratori locali e ai rappresentanti di partito in Regione senza alcun risultato concreto.

Occorre precisare che l’Amministrazione comunale di Lissone, da sempre vicino alle istanze della nostra Associazione, ha da tempo individuato i locali che potrebbero accogliere l’ambulatorio psichiatrico.
Questa disponibilità è stata formalizzata dal Comune di Lissone, tramite lettera ai Dott. Giupponi, Pellino ed Amatulli; purtroppo tale generosa offerta è stata lasciata cadere.
Pur comprendendo la grave mancanza di personale di cui soffre la ASST di Vimercate, la nostra associazione non riesce a capire perchè sia così difficile dislocare  a Lissone per qualche ora alla settimana alcuni medici, che ora già lavorano a Carate e/o a Besana, invece di pretendere il trasferimento di centinaia pazienti psichici.

Tutto questo ci porta ad oggi.

Visto che la strada che conduce alla riapertura dell’ambulatorio psichiatrico pare, momentaneamente impercorribile, durante il consiglio comunale del giorno 16 ottobre 2018 il Sindaco, Dott.ssa Concetta Monguzzi, ha chiesto la coesione di tutte le forze politiche affinché i poliambulatori e l’ambulatorio psichiatrico rientrino a far parte della competenza di Monza.
Ovviamente il motivo di tale richiesta è la constatazione che, per i pazienti psichiatrici e per i medici, lo spostamento tra Lissone e Monza è molto più agevole di quello tra Lissone e Carate/Besana.
Sia il Giornale di Monza, che il Cittadino hanno dato ampia visibilità della situazione e sulle azioni che Lissone sta intraprendendo.

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La proposta del Sindaco stata prontamente condivisa anche dai partiti di minoranza, il che è sfociato nel consiglio Comunale del 25 Ottobre con la firma congiunta di una mozione da parte della maggioranza e della minoranza sul tema sanità (in cui rientra anche la questione psichiatria).
Il Giornale di Monza ha pubblicato un dettagliato articolo sull’avvenimento:
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L’Associazione Giulia e Matteo ringrazia tutto il Consiglio Comunale di Lissone che ha saputo trovare una concreta convergenza di azione (indipendentemente dallo schieramento politico) a favore dei malati psichici e, in definitiva, dei più deboli.

Il giorno 23 Novembre 2018  MBNews: Giornale online della provincia di Monza e Brianza è tornato sull'argomento:
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